Oggi 16 marzo 2020 ore 15 è una
giornata bellissima di sole primaverile e Firenze è splendida nel
suo silenzio. Pochissime macchine passano, rari e furtivi umani
appaiono e scompaiono. È I'ottavo giorno di divieto di uscire, per
difenderci dal coronavirus, si esce solo per necessità primarie.
Minchia, siamo noi i virus siamo noi che stiamo distruggendo
tutto quello che ci circonda.
Sento il rumore lacerante della
motosega, il comune non si ferma anche in questa situazione di
pandemia letale, continua la sua mattanza di alberi !!!!
Non ho
dubbi, dobbiamo in buona parte estinguerci e lasciare respirare
questi luoghi meravigliosi, siamo noi che stiamo impestando con la
nostra presunzione di essere ad immagine e somiglianza di un dio, di
essere gli unici intelligenti e con una coscienza. Tra non molto non
ci sarò più e mi dispiace lasciare tutte le meraviglie che mi
circondano, ma è meglio così, dobbiamo lasciare spazio e spero solo
che chi rimane sia capace di rispettare tutta quello che di grande e
meraviglioso ci circonda e che i nostri avi hanno saputo fare. Voglio
continuare per quanto possibile e per come mi riesce a provare a
raccontare una briciola di queste meraviglie, ed a incazzarmi per le
storture che combiniamo.
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